SCHOLA SANA IN CORPORE SANO
8 PROPOSTE per il cambiamento
8 PROPOSTE per il cambiamento
Per dare impulsi
alla richiesta impellente di realizzare non solo una scuola più coinvolgente,
comunicativa e immersa nella realtà, ma soprattutto per pensare a una scuola
che trovi una coerenza tra il dire e il fare, tra i buoni principi dichiarati e
le fenomenologie vissute, è necessario recuperare l’attenzione alla sua
FISICITÀ o CORPOREITÀ. La scuola, fatta di edifici, spazi e ambienti è un corpo
complesso e sfaccettato che manifesta espressamente il suo stato di “benessere”
o di buona salute.
Lo schema qui di
seguito descrive otto proposte elaborate da me insieme all'architetto Sandy Attia (www.modusarchitects.com) per innovare la scuola passando per la metafora
del corpo, seguendo il famoso detto “mens sana in corpore sano”.
Un corpo viene
identificato come sano, in salute se gli otto elementi descritti funzionano.
Allo stesso modo anche l’edificio scolastico ha degli elementi fisici che
descrivono il suo benessere, che si trasferisce alla scuola e ai suoi intenti
culturali e formativi.
IL CORPO
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EDIFICIO SCOLASTICO
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PROPOSTE PER DARE CORPO ALLA SCUOLA
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il volto e la corporatura
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facciate e volumi dell’edificio
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comunicare la presenza della scuola nel tessuto
urbano
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ossatura
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Allocazioni per il corpo docente
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identificare le qualità degli spazi dedicati ai
docenti
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sistema nervoso
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organizzazione funzionale degli spazi scolastici
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leggere la scuola come sistema di spazi
interconnessi
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carattere
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Qualità e caratteristiche complessive
dell’edificio scolastico
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dare carattere alla scuola, in sintonia con
pensieri e didattiche
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metabolismo
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Multifunzionalità degli spazi scolastici (scuola
come centro civico)
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identificare la scuola come centro di
metabolizzazione culturale aperto alla cittadinanza
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baricentro corporeo
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Nuovi equilibri tra gli spazi scolastici e nuovi
centri di attività
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scardinare il baricentro della scuola dall’aula
verso centri più ampi e condivisi
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musicalità, intonazione
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Sonorità degli ambienti
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porre attenzione alla musicalità della scuola,
tra acustica e sonorità
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nutrizione
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Il rapporto della
scuola con la natura in chiave di sostenibilità ambientale
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nutrire la
scuola tra natura e cultura
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Il primo elemento
che ci colpisce è il volto e la
corporatura, sua la statura e il portamento. Si parla del suo aspetto
esteriore, di come questo si pone nel mondo e di fronte agli altri. Un secondo
elemento che caratterizza lo stato di salute della persona è la sua ossatura, grossa o sottile he sia, è questa che regge il corpo,
che senza non può fare. È quindi un sistema
nervoso in ordine che garantisce la buona funzionalità di tutte le parti
del corpo e che i movimenti siano coordinati e armonici. Ciò che distingue il
benessere di una persona è anche il
carattere, non solo estroverso o introverso, ma soprattutto quando esprime
la propria particolarità, il proprio unico e indistinguibile modo di essere. Il
suo benessere è profondamente legato al suo metabolismo
e all’alimentazione, che se fuori equilibrio determinano una mancanza di
energia. Altro elemento determinante per definire la salute di un individuo è
il baricentro corporeo. Il baricentro
di un atleta o di un ballerino, infatti, è capace di spostarsi dal suo centro
naturale ad altri centri senza perdere l’equilibrio. A questo si aggiunge la
sua sonorità, o intonazione musicale
della voce, che quanto più è armonica, tanto più risulta piacevole. L’ultimo
elemento che definisce il benessere della persona consiste in una buona nutrizione.
La metafora del
benessere della persona umana può essere trasposta al corpo della scuola:
il suo volto e la
sua corporatura corrispondono alle facciate
e ai volumi dell’edificio che si interfacciano con il tessuto urbano; la
sua ossatura corrisponde al corpo docente
senza il quale il sistema della scuola non regge; il sistema nervoso
corrisponde all’organizzazione funzionale
degli spazi scolastici che sempre di più necessitano di una dinamizzazione;
il carattere corrisponde alle
caratteristiche complessive dell’edificio scolastico, che trasmettono un suo
modo di essere e un proposito formativo; il metabolismo corrisponde alla
capacità della scuola di elaborare gli
stimoli culturali che provengono sia dal sistema dei saperi che dai
contesti sociali nei quali la scuola è immersa; il baricentro corporeo
corrisponde alla capacità dell’edificio di trovare nuovi equilibri in altri centri dove posizionare il proprio
equilibrio nella gestione delle attività formative; la sonorità di un edificio è anch’essa determinante per stabilire le
qualità degli spazi e la nutrizione corrisponde alla capacità della scuola di
recuperare il rapporto con la natura
e con l’ambiente.
Di qui le otto proposte, o strategie, da noi individuate che qualificano la realizzazione a livello
internazionale di buone scuole o, forse meglio, di scuole sane in cui la
metafora della fisicità dell’edificio offre le chiavi di lettura per
comprendere cosa incide sulle azioni educative e didattiche in modo
determinante.
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